Acidi grassi omega 3 nei prodotti ittici -|- EFM28

Cosa vedremo in questo articolo

E’ ormai opinione comune che il valore nutrizionale del pesce sia da individuarsi nell’apporto peculiare di acidi grassi a lunga catena del tipo omega 3, quali acido eicosa-pentaenoico (EPA) ed acido docosa-esaenoico (DHA). Tuttavia le qualità nutrizionali dei prodotti ittici vanno ben oltre i contenuti in EPA e DHA.

Intanto il valore nutrizionale delle proteine del pesce, altamente digeribili, lo pongono tra gli alimenti a più elevato valore biologico.

Il pesce è poi ricco in sali minerali, tra i quali selenio, fosforo, iodio e fluoro, che sono importanti nella regolazione del sistema circolatorio, nervoso e muscolare.

Anche la quantità di vitamine è interessante: in particolare la vitamina A, le vitamine del gruppo B e la vitamina D.

Molluschi e crostacei infine, meno ricchi di proteine rispetto al pesce, hanno un discreto contenuto di zinco, magnesio e ferro: quest’ultimo soprattutto presente in cozze, vongole e ostriche.

Ma anche altre molecole rintracciabili nel filetto del pesce, finora trascurate, sembrerebbero avere funzioni importanti per la salute umana.

Ormai un’ampia letteratura mostra come il consumo di pesce sia positivamente correlato a migliori condizioni generali di salute delle popolazioni umane e questo particolare aspetto è un importante tassello nel quadro della sostenibilità globale dell’Acquacoltura.

Questo e altri temi sono stati affrontati in questo numero di EFM-magazine, e verranno ulteriormente approfonditi nel prossimo.

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