In occasione del G7 Italia 2024 dell’Agricoltura e della Pesca, si terrà il 22 settembre a Siracusa presso lo stand 28 l’evento finale del progetto “Il Pesce a Filiera Corta, per non perdere la Memoria”, promosso da Confcooperative Fedagripesca e Confederazione Cooperative Italiane in collaborazione con Re.Na.I.A(Rete Nazionale Istituti Alberghieri).
L’incontro rappresenterà l’occasione per la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Confcooperative Fedagripesca e Re.Na.I.A, con l’obiettivo di valorizzare la filiera ittica italiana a partire dalle scuole alberghiere.
Partner dell’evento anche Eurofishmarket per le attività di organizzazione e promozione dei contenuti del progetto.
Programma dell’evento del 22 settembre e relatori
L’evento “Il Pesce a Filiera Corta, per non perdere la Memoria”, avrà inizio alle ore 16:00 con i saluti istituzionali. Seguirà la presentazione dei risultati del progetto oggetto del piano triennale 2024 di Confcooperative Fedagripesca e Confederazione Cooperative Italiane in collaborazione con Re.Na.I.A (Rete Nazionale Istituti Alberghieri).
Tra i relatori principali si annoverano: Paolo Tiozzo, Vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca, Luigi Valentini, Presidente di Re.Na.I.A, Gilberto Ferrari, Responsabile Area Pesca e Acquacoltura di Confcooperative Fedagripesca e Valentina Tepedino, direttore del periodico Eurofishmarket e membro dell’Associazione Donne Medico Veterinario e della SIMeVeP.
Chi sono Confcooperative-Fedagripesca e Re.Na.I.A
Confcooperative FedAgriPesca rappresenta il 45% della produzione lorda vendibile del vino italiano, quasi il 40% della produzione lorda vendibile del comparto ortofrutticolo, il 41% del valore della produzione lattiero-casearia nazionale ed oltre il 50% del fatturato dei formaggi DOP, il 55% della produzione lorda del settore avicunicolo (uova, carne di pollame, conigli) e quasi il 20% della produzione trasformata dei comparti bovino e suino. Nella pesca la cooperazione rappresenta più di 3.000 soci, oltre 300 milioni di euro di fatturato e l’80% della base produttiva a livello nazionale con il 73% delle cooperative attive nel settore pesca e commercio dei prodotti ittici, più del 17% nel settore dell’acquacoltura e circa il 10% nella ricerca e nei servizi ai pescatori.
Re.Na.I.A riunisce oltre 100 Istituti Alberghieri aderenti alla Rete che rappresentano uno spaccato della realtà nazionale, trovandosi disseminati in tutte le regioni. La Re.Na.I.A oggi costituisce una delle realtà associative più rappresentative dell’offerta formativa nel campo turistico-alberghiero e della ristorazione a livello nazionale e comprende gli Istituti Alberghieri delle diverse aree territoriali del nord, del centro e del sud, che sono ugualmente coinvolte in modo equilibrato e capillare.
Perché un protocollo di intesa tra Confcooperative-Fedagripesca e Re.Na.I.A
Il protocollo d’intesa che sarà siglato in occasione del G7 durante l’evento conclusivo del progetto “Il Pesce a Filiera Corta, per non perdere la Memoria” è uno dei più importanti risultati ottenuti dallo stesso e avrà lo scopo di favorire alcune forme di collaborazione tra le parti sottoscrittrici al fine del raggiungimento dei rispettivi obiettivi in aree di attività di comune interesse come la ricerca, la formazione e la comunicazione e rappresenta un riferimento generale nel quale potranno essere stabiliti accordi operativi nelle specifiche e diversificate aree di attività. La finalità principale del presente protocollo è quella di instaurare un rapporto di collaborazione per condividere e promuovere, nelle modalità reciprocamente e di volta in volta pattuite tra le parti, esperienze di formazione e orientamento al lavoro e alle professioni, attività di raccordo tra mondo della scuola e della formazione e mondo delle imprese del settore agroalimentare e della pesca. Queste iniziative sono finalizzate anche a migliorare la mancata corrispondenza tra domanda di lavoro delle imprese e offerta dei lavoratori per le filiere produttive di cui fanno parte le scuole associate a Re.Na.I.A., che risultano tra le più significative per quanto riguarda i settori della ricettività e della ristorazione.
Perché il progetto “Il Pesce a Filiera Corta, per non perdere la Memoria”
Il progetto “Il pesce a filiera corta per non perdere la “memoria” è stato promosso e realizzato da Confcooperative Fedagripesca, Confcooperative-Confederazione Cooperative Italiane, in collaborazione con Rete Nazionale Istituti Alberghieri nell’ambito del Programma Nazionale Triennale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura 2022 – 2024, Annualità 2024 con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Questo progetto nasce dall’ esigenza di aiutare, come dice il titolo, la memoria di tutti gli attori della filiera sull’ importanza di ricordare i prodotti ittici tipici delle nostre acque e parte integrante delle nostre produzioni e della nostra cucina. Ormai, nel settore della ristorazione, è sempre più difficile trovare prodotto ittico nazionale sia di pesca che di allevamento. E questo non solo nella ristorazione collettiva come nelle mense pubbliche o private ma anche nei ristoranti in località di lago o di mare e in molti ristoranti anche stellati. Il problema non è il fatto che si mangi così tanto prodotto ittico di importazione, anche perché la domanda supera di gran lunga l’offerta interna, ma che anche chi può contribuire a mantenere attiva la nostra produzione ittica e la sua valorizzazione in cucina non lo fa. E il problema è anche che sempre di più non lo fa perché non conosce né il nostro sistema produttivo e né il nostro prodotto. Anche nella ristorazione difatti si tende ad assecondare il cliente offrendo nel menu sempre le stesse specie . Questo porta ad un impoverimento della domanda e dunque dell’offerta dei nostri prodotti ittici e, di conseguenza, una costante perdita di valore del nostro prodotto e una riduzione costante di chi pratica il mestiere di produttore ittico in Italia. Per questo si è pensato di coinvolgere gli istituti alberghieri e soprattutto i loro studenti e futuri possibili cuochi in questo recupero della “memoria ittica” indagando ricette tipiche della loro famiglia, regione, tradizione. Anche il prodotto ittico deve tornare materia di studio in questi istituti soprattutto attraverso l’esperienza del confronto tra studenti e professionisti del settore ma anche attraverso la pratica e dunque lezioni applicate utili a conoscere meglio e valorizzazione i prodotti ittici nazionali nelle cucine dei ristoranti.