“Il settore ittico perderà con le sole festività 300 milioni di euro di fatturato (-25%)…” essendo fuori gioco la ristorazione, “per gli oltre 6 milione di italiani abituati a mangiar fuori il 31 dicembre, sarà comunque inevitabile la cucina di casa”. PescaAgri-Cia tira le prime somme sulle perdite del comparto ittico nazionale partendo dal “Mercato #Ittico all’ingrosso di Chioggia, la più grande Marineria d’Italia che, oggi conta 2 sole giornate di lavoro a settimana e che ha registrato a novembre,… in termini di valore su #pesce azzurro e bianco il 22% per il solo mese di novembre rispetto al 2019. Il quadro nazionale si attesta più o meno sulle stesse cifre e mette in guardia sul rischio per il fresco e il Made in Italy…” queste le prime stime di PescAgri-Cia che, vista l’attuale crisi economica, le restrizioni sugli spostamenti per il #Covid e le chiusure dei ristoranti, potrebbero vedere un ulteriore crollo della domanda di pesce fresco e locale, a vantaggio di quello spesso più competitivo di importazione. Per questo il Presidente PescAgri-Cia invita gli italiani a preferire soprattutto prodotto ittico di origine nazionale, a sostegno dei produttori italiani selezionando le specie che riporteranno in etichetta oltre la zona di cattura anche un’ulteriore specifica con ben indicato che si tratta di prodotto “nazionale” o “nostrano”.
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