Quanto devono preoccupare i Vibrio nei molluschi? Ne scrive la Dott.ssa V. Tepedino direttore del nostro periodico Eurofishmarket nel suo Blog #informarepernonabboccare con una intervista al Dott. M. Ferri, Medico Veterinario, Responsabile Scientifico S.I.Me.Ve.P. a seguito dell’uscita, questa estate, del parere scientifico dell’EFSA proprio sui rischi di sanità pubblica di Vibrio spp. correlati al consumo di prodotti ittici nell’UE.
I Vibrio sono oggetto del parere scientifico EFSA
Il parere scientifico dell’EFSA, datato 23 luglio 2024, mette in “allerta” relativamente ad un potenziale crescente rischio di batteri del genere Vibrio (vibrioni) nei prodotti ittici europei ed extraeuropei, a causa dei cambiamenti climatici e soprattutto in acque a bassa salinità o salmastre.
Quali sono i Vibrio di maggiore rilevanza per i prodotti ittici
I Vibrio di maggiore rilevanza in sanità pubblica nell’Unione Europea, associati al consumo di prodotti ittici sono Vibrio parahaemolyticus, Vibrio vulnificus e Vibrio cholerae non-O1/non-O139 che possono causare da lieve gastroenterite a setticemia grave e morte in individui vulnerabili.
Quali sono i fattori per la prevalenza dei Vibrio
I fattori più rilevanti per la prevalenza di Vibrio nell’ambiente acquatico sono la temperatura (driver principale) e la salinità e si prevede che sia la presenza che la concentrazione nei prodotti ittici aumenterà in risposta al cambiamento climatico costiero e agli eventi meteorologici estremi, soprattutto nelle acque a bassa salinità e salmastre.
Vibrio: quale futuro?
Il tema è molto delicato ed è necessario, come ha già fatto Eurofishmarket per il Norovirus, sensibilizzare consumatori e filiera in merito a questo rischio in attesa dei prossimi aggiornamenti e strumenti per la gestione del rischio che ci forniranno gli enti competenti.
Dunque vi invitiamo a leggere l’articolo completo sul Blog #informarepernonabboccare al seguente link: https://www.infor-mare.it/quanto-devono-preoccupare-i-vibrio-nei-prodotti-ittici/