Continua l’impegno del Governo per sostenere i pescatori italiani, come dimostra il recente decreto sul fermo pesca firmato dal ministro Lollobrigida. “Restituire competitività al comparto” è l’obiettivo principale, con l’attenzione rivolta alle richieste delle associazioni di categoria, preoccupate per i potenziali limiti penalizzanti.
Alcune delle principali novità del Decreto Ministeriale n°208415 del 18 aprile 2023
Nel decreto sperimentale dello scorso anno, sono state introdotte misure di flessibilità, consentendo ai pescatori di operare anche nel weekend e di scegliere autonomamente i periodi di fermo. “Adattare le attività alle esigenze operative e alle condizioni meteo-marine” è stata una priorità.
Con il decreto 2025, si introducono novità significative, tra cui un nuovo sistema di calcolo dello sforzo di pesca. “Conteggiare solo il periodo effettivo di prelievo” permette di ridurre gli sprechi di carburante e i costi di gestione, migliorando la sicurezza dei pescherecci.
La Pietra sottolinea l’importanza di queste misure, affermando che “le esigenze di un comparto strategico” come la pesca non possono più essere ignorate, specialmente in un contesto di economia e sovranità alimentare.
Paolo Tiozzo, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca, esprime soddisfazione per il “nuovo sistema per il calcolo dello sforzo di pesca”, che accoglie le richieste per un fermo più sostenibile. Commentando il decreto sul fermo pesca 2025, Tiozzo afferma che “prosegue l’impegno del Masaf” per un approccio più flessibile, in grado di rispondere alle esigenze delle marinerie.
Calcolare lo sforzo di pesca solo per il periodo effettivo di prelievo consente di “ridurre i costi di gestione legati al carburante” e offre maggiore tranquillità agli equipaggi. Negli ultimi dieci anni, si è registrata una perdita del 30% dei giorni di pesca, rendendo essenziale che i pescherecci possano operare senza l’ansia dei tempi di rientro. Inoltre – conclude Tiozzo – “l’adozione del decreto a marzo”, con largo anticipo rispetto al passato, è un “buon segnale” per le marinerie, che possono ora programmare meglio le loro attività di pesca.
Il Decreto Ministeriale n°208415 del 18 aprile 2023
Il Decreto Ministeriale n. 208415 del 18 aprile 2023 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) stabilisce i criteri per l’erogazione degli aiuti destinati a supportare le imprese che effettuano un’interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca nell’ambito del FEAMPA 2021/2027.
Obiettivi Principali
Promuovere la pesca sostenibile e garantire un tenore di vita equo in caso di arresto temporaneo delle attività di pesca.
Criteri di Erogazione degli Aiuti
- Aiuto massimo: Fino a 8.000.000 euro per le imprese che rispettano specifiche condizioni.
- Determinazione dell’aiuto: Basato sulla stazza dell’imbarcazione e sul numero di giorni di fermo effettuati.
Requisiti per l’Ammissione
- Le imprese devono:
- Avere documenti di bordo validi alla data di inizio dell’arresto.
- Non aver sbarcato personale imbarcato senza giustificato motivo (eccetto malattia o infortunio).
- Rispettare le misure tecniche stabilite al 31 dicembre 2023.
Procedura di Richiesta
- Le imprese devono presentare una manifestazione di interesse tramite l’Autorità marittima competente, seguendo le indicazioni della Circolare n. 544508 del 03 ottobre 2023.
Controlli e Verifiche
- Saranno effettuati controlli per verificare il rispetto dei requisiti e delle condizioni per l’accesso agli aiuti, con possibilità di rettifiche finanziarie in caso di non conformità.
Conclusioni
Il decreto rappresenta un passo significativo per sostenere le imprese di pesca, mirando a garantire la sostenibilità delle risorse ittiche e a supportare i lavoratori del settore durante periodi di crisi. L’implementazione di questi aiuti è cruciale per il mantenimento dell’equilibrio tra capacità di pesca e possibilità di sfruttamento delle risorse.